Ferdinando “Fefé” De Giorgi, CT della Nazionale Maschile di Pallavolo, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 durante la trasmissione A Tutto Sport. Queste le sue parole:

Julio Velasco è la persona giusta per la panchina della Nazionale Femminile?
«Ci mancherebbe, ha tutto e più di tutto per fare bene. Non parlo solo di conoscenze tecniche, dal punto di vista sportivo, ma anche come persona. Insieme abbiamo vissuto un periodo bellissimo: era un momento importante per tutti, un gruppo di ragazzi talentuosi che ha trovato in Julio un punto di riferimento e una guida sul come raggiungere i risultati. Ci ha aiutato a raggiungere traguardi importanti esprimendo il nostro massimo potenziale».

Quanto c’è di Julio Velasco in Fefé De Giorgi?
«La cultura del lavoro sicuramente, la cultura di non trovare scuse ma il prepararsi sempre allo stesso modo. E’ una cosa che accomuna tutti gli allenatori bravi, ognuno parte delle proprie esperienze per poi creare una propria identità e fare un proprio percorso».

Era inevitabile la separazione tra il CT Mazzanti e la Nazionale Femminile?
«Ricopro questo ruolo da vent’anni, so cosa significa. Quando un allenatore non riesce a concludere il proprio percorso mi dispiace, non è una cosa piacevole. Non conosco perfettamente tutti gli equilibri quindi è difficile valutare se fosse corretto o meno. Non penso che l’età abbia influito, con Mazzanti la Femminile aveva già ottenuto dei risultati: hanno vinto tanto e fatto un bel percorso, poi nell’ultimo periodo è emerso qualcosa che ha rallentato questa crescita».

Ha influito, e se sì quanto, il risultato non-positivo del PreOlimpico nell’unione del gruppo?
«Non è cambiato molto. E’ stata una stagione molto lunga, di quasi cinque mesi. L’Europeo era il clou del percorso dopo la National League e abbiamo speso molte energie, nel PreOlimpico poi le abbiamo pagate. Un po’ tutte le squadre erano in riserva, non c’è stata una gran pallavolo. Al di là del risultato non positivo e di cui non siamo contenti, anche se sistemando due-tre cose potevamo fare risultato, ho visto che la squadra è rimasta sempre compatta e tutti i giocatori hanno spinto nella stessa direzione. Abbiamo buonissime possibilità per raggiungere le Olimpiadi, la stagione che abbiamo fatto ci ha fissato in un Ranking molto alto. Cerchiamo di lottare tutti in una sola direzione. Il gruppo è fondamentale, viene fuori proprio quando le cose non vanno bene».

Pensa che la Francia possa essere favorita per le Olimpiadi di Parigi 2024?
«Le squadre che giocano in casa e devono vincere non è che siano proprio agevolate: la Francia avrà il sostegno del pubblico, ma sentirà anche la pressione. E’ Campionessa Olimpica in carica quindi vorrà difendere questo titolo ma al di là di pubblico o meno, che non fa punti, alla fine conta come giochi in campo».

Ci sono delle similitudini tra Fefé D e Giorgi e Simone Giannelli?
«Rispetto a me è completamente diverso, anche il ruolo è lo stesso. Giannelli è un giocatore e soprattutto una persona straordinaria, è il nostro Capitano e il punto di riferimento. Dà molto equilibrio alla squadra, usa la testa e ha fisico per farsi sentire anche negli altri fondamentali oltre che nel palleggio».

Marcello Spaziani